I fattori che influenzano l’invecchiamento:
come invecchiare nel modo migliore
I fattori alla base dell’invecchiamento sono molteplici e contemplano un ventaglio di elementi che sarà difficile poter tenere completamente sotto controllo in un’ottica di prevenzione, ma conoscerli è il primo passo fondamentale per fare tutto il possibile per “maturare” nel migliore dei modi.
I fattori che influenzano l’invecchiamento: la genetica
Il primo fattore da considerare è predeterminato e vi si può intervenire ad oggi solo limitatamente: la predisposizione genetica.
I nostri geni, infatti, contribuiscono sensibilmente definendo il ritmo e la durata del processo di invecchiamento, nel bene (se pensiamo a quante ex rockstar hanno condotto una vita agli eccessi e oggi sono degli anziani che vantano una salute invidiabile) e nel male.
Tuttavia, non è tutto scritto e predeterminato dal DNA, ma molti sono gli elementi su cui poter intervenire per mantenersi longevi e in buona salute, fisica e psicologica, a lungo.
L’ambiente culturale
L’ambiente culturale in cui la persona è inserita, ad esempio, gioca un importante ruolo in questo processo.
Il fattore educativo-culturale, infatti, influenza significativamente l’invecchiamento: un buon livello educativo e un’adeguata e strutturata rete socio-culturale fungono da fattori protettivi favorendo un ottimale processo di senescenza. Al contrario, l’assenza di tali elementi potrebbe favorire invece un rapido decadimento delle funzioni possedute prima dell’invecchiamento.
Il fattore economico
Anche il fattore economico sembrerebbe, inoltre, giocare la sua parte nell’ampia panoramica degli elementi da considerare durante il fenomeno di senescenza: molteplici studi hanno evidenziato quanto le persone appartenenti a fasce economiche svantaggiate rischino di invecchiare in modo negativo, a differenza degli anziani economicamente più agiati che conserverebbero invece funzioni più stabili nel tempo.
Strettamente connesso al fattore economico, come intuibile, è l’influenza delle possibilità sanitarie messe a disposizione dal contesto in cui una persona è collocata: considerando il fattore sanitario, dunque, l’insorgenza di patologie aggrava e peggiora il percorso di invecchiamento, in particolar modo se emergono malattie di natura cronica.
Essendo un fattore fortemente interdipendente da quello economico, la sua influenza nel peggiorare il processo di senescenza è tanto più marcata quanto più è precaria la condizione economica in cui si instaura.
L’ambiente fisico e sociale
Parzialmente legato a questi ultimi aspetti non è possibile non considerare anche il peso che l’ambiente esercita sull’anziano. L’invecchiamento può infatti essere concepito anche come l’espressione dell’interazione tra l’individuo e il suo ambiente, fattori che reciprocamente si influenzano l’un l’altro: la persona con il suo esserci e agire non può non modificare il contesto entro cui si trova, così come ne verrà essa stessa condizionata.
Entrando più nel dettaglio contestuale e osservando più da vicino l’ambiente intimo dell’anziano emerge l’importanza che il fattore famiglia riveste. Essere inserito in una rete familiare ampia, si spera dunque di maggior supporto e stimolazione, o poter invecchiare in coppia accanto a un valido partner, rappresenta un fattore protettivo rispetto all’invecchiamento in solitudine.
A tal proposito sembra che la vedovanza sia un fattore di rischio maggiore per l’uomo che si ritrova solo dopo aver perso la compagna rispetto al caso contrario in cui la donna si ritrova vedova, situazione quest’ultima in generale più diffusa anche per la maggiore aspettativa di vita della donna rispetto all’uomo e perché solitamente la femmina nella coppia ha un’età inferiore rispetto al partner maschile.
La personalità individuale
Altro fattore di enorme rilevanza nel “come” si invecchia, dettato anch’esso da un’interazione di numerosi elementi e che non può non trovarsi in interdipendenza con l’ambiente, è la personalità della specifica persona presa in esame.
I cosiddetti individui “chiusi” e quelli definiti “aperti”, dunque coloro che possono essere definiti introversi o estroversi, così come quelli più pigri e disimpegnati e quelli più attivi, infatti, sono solitamente associati a differenti modalità di invecchiamento. Come facilmente intuibile, nei primi casi delle dicotomie proposte si può prevedere un andamento più sfavorevole del processo di invecchiamento, contrariamente ai secondi tratti di personalità citati.
Intervenire sui fattori che influenzano l’invecchiamento
In conclusione, emerge quanto la qualità dell’invecchiamento sia data dalla combinazione di molti fattori, su molti dei quali è possibile in qualche misura intervenire con largo anticipo senza rassegnarsi al declino dato spesso erroneamente e passivamente per scontato. Il vecchio motto “senectus ipsa morbus” (la vecchiaia è di per sé una patologia) vuole dunque essere superato in vista di una concezione che vede oggi l’anziano stesso e le persone attorno a lui più consapevoli e attive.
A cura di Anna Galtarossa